Rispetto al collagene bovino e vegetale risulta più biodisponibile.
Come proteina costituente del nostro organismo, vedi pelle, vasi sanguigni, ossa e cartilagini, andrebbe integrata già a partire dai 25 anni di vita, quando ne diminuisce la sintesi a partire dagli aminoacidi.
Ma quale tipo di collagene assumere se ce ne sono nientemeno 28. Consideriamo quelli prevalenti nel nostro corpo che sono tre, di tipo I, più abbondante, nel tessuto connettivo, di tipo II nella cartilagine elastica, di tipo III in vasi sanguigni, organi e muscoli.
Tra gli integratori in commercio sono disponibili il collagene vegetale, idoneo per vegani e vegetariani, che è pur sempre composto da aminoacidi per stimolare la produzione di collagene, quello animale derivante da bovini e suini, quello marino da squame di merluzzo e salmone.
La forma idrolizzata è da preferire perché ne favorisce la biodisponibilità, ossia l’assorbimento intestinale, visto che si tratta di una molecola di grandi dimensioni.
In generale fra i tre tipi di collagene quello marino è da preferire, in quanto ha mostrato una maggiore capacità di assorbimento per via della composizione di aminoacidi più ricca di metionina, serina e treonina ed una maggiore efficacia.
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Cit: Loredana Vesci, Riproduzione riservata ® – Nutrizionista Clinico Roma – Studio Via Gustavo Cacini, 57 – Studio Via Luigi Perra, 51 – www.studionutrizioneroma.it