Sempre più studi sui germogli ne suggeriscono l’inserimento nella dieta giornaliera.
L’abbondanza di vitamine e sali minerali rilevata nei germogli superiore alla pianta matura ha mostrato di intervenire nella protezione da patologie croniche come obesità, diabete, neurodegenerazione e malattie cardiovascolari.
Attualmente il 16% delle coltivazioni negli Stati Uniti è mirato alla produzione dei germogli, in quanto la concentrazione delle sostanze bioattive e vitamine idrosolubili e liposolubili, è risultata superiore di circa il 20% rispetto a quella contenuta nella pianta matura.
Un esempio di misurazione effettuata nei germogli di cavolo rosso ha mostrato che questi possiedono 35 mg di vitamina E in 100 gr di alimento, oltre a minerali come ferro e zinco. Se si considera che il fabbisogno giornaliero di vitamina E è di 15 mg, l’assunzione di questi germogli copre totalmente la richiesta.
Contattami per migliorare il tuo stile di vita
Cit: Loredana Vesci, Riproduzione riservata ® – Nutrizionista Clinico Roma – Studio Via Gustavo Cacini, 57 – Studio Via Luigi Perra, 51 – www.studionutrizioneroma.it
